Non dire, non fare, non baciare

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Tutti hanno una storia da raccontare, più o meno interessante, a seconda di come valutiamo le persone che ce le raccontano. Tutti pensano che la loro storia d’amore, più o meno importante, sia unica e vera. Fondamentalmente credo che l’amore sia uno stato mentale, controllabile e causato da una necessità interiore dovuta alla mancanza di sesso, alla solitudine, alla voglia di egocentrismo o, al contrario, a un desiderio represso (per me inspiegabile) di interpretare il ruolo di “infermierina” o del “Dottor Stranamore”.

Sono cinica? Sì, lo sono sempre stata – fortunatamente. Smentitemi pure se non ho ragione (improbabile), ma quante volte avete detto o sentito dire “Sono pronto ad amare di nuovo” o “Non me la sento di iniziare una nuova storia”?

Detto ciò, vi chiederete, dato che siete lettori assidui e attenti, “che c’entra col tuo blog?”. Niente, come al solito, ma, siccome sono sempre la Cassandra della situazione, non dite che i miei post non vi avevano avvertito.

Così vi dirò come capire che il tizio o la tizia non è convinto/a da 10 piccolissime frasi che solitamente inseriscono durante la “frequentazione”.

Avete preso carta e penna? Bene, iniziamo:

1. “Ti chiamo io”.

Certo, sicuro… Vuoi nel frattempo che mi pieghi a 90° a raccogliere margherite nei campi di grano in questa meravigliosa giornata di sole? Eh no, la regola dei “ti chiamo solo dopo 3 giorni dal primo incontro” è una minchiata grande quanto… non so! Pensate voi alla prima cosa che vi viene in mente! (No, quello che ti stai guardando adesso, uomo, sarà intorno ai 15 cm. Io non me ne vanterei). Insomma, quello che sto cercando di dire, è che le cose semplici sono le migliori e soprattutto sono SANE. Non è vero che più è difficile, più sarà soddisfacente. Quello è lo sport, un dolce o un’ora di palestra, ma non l’amore (o il presunto sentimento). Vale la pena soffrire per qualcuno? Starci male? Dormire sotto casa sua, mentre lui sta russando beatamente nel proprio letto? Piangere con una cipolla in mano a differenza SUA che sta al mare con gli amici che, per la cronaca, sono tutte femmine, bone e con il bikini?

2. “Assomigli a mia madre”.

No, ma sul serio fai? Assomiglio a una signora di 50 anni? Me la devo prendere con il mio parrucchiere che mi ha fatto il parrucchino in testa o con il mio stilista personale che vive nell’armadio di casa?! Anzi no. Sei tu che non capisci lo stile “vintage”,  coglione – con tutto il rispetto per tua madre.

Nel caso fosse una MILF da paura… grazie!

3. “Sei troppo per me” o “Non ti merito”.

Su questo punto siamo d’accordo: non mi meriti e sono troppo per te, ma se volevo “abbassarmi a frequentarmi” non era certo perché mi piacevi, semplicemente avevo voglia di allenare il mio cervello a capire come vive un decerebrato mentale, esattamente come te.

4. “Ho rivisto la mia ex”.

No, giuro, sono molto contenta. Così come sono contenta che ci sei andato a prendere un caffè. Vai anche domani? Guarda, io non posso venire, ho una agenda fitta di impegni tra i quali spulciare tutte le scimmie del mondo, tosare l’erba del prato del giardino (che non ho), guardare il soffitto e immaginarci scene violente, contare quante volte russo durante le mie ore di sonno e quanti vecchietti guardano di mattina i lavori nel centro storico. Davvero, che peccato non esserci… D’altronde lo sai: IL CAFFE’ MI RENDE NERVOSA.

5. “Non vorrei rovinare una bellissima amicizia”.

Su questo punto posso avere delle riserve, perché spesse volte è vero. Però, cazzo, dimmelo prima di fare sesso!

6. “Non sei tu il problema, sono io”.

Certo che sei tu! E non ne hai solo uno di problema da risolvere: il primo è la tua faccia da culo.

7. “Ho visto il tuo portamonete e non era come mi aspettavo”.

Beh, che dire? L’amore non è mica tutto, contano anche la villa al mare, le barche, la macchina e quanti cocktail mi offri.

8. “Ti ho visto che mi tradivi! – Ma non ero io. – Ah, giusto, quello ero io”.

Questa non la commento.

9. “Ti puzza l’alito”.

L’ALITOSI è un problema serio, signori. E’ inutile che ridete! Magari c’è quel ragazzo che vi piace da una vita e che finalmente si è accorto di voi. L’atmosfera è quella giusta, indossate il vestito più figo del mondo, lui è sexy da morire. Si avvicina e… brrrr…

Appello personale: per favore, lavatevi, spruzzatevi deodorante così tanto da aprire ancora di più il buco dell’ozono, conservatevi delle cazzo di gomme nel taschino, ma non avvicinatevi se non siete sicuri di “voi”. VI PREGO.

10. “Io, in realtà, volevo conoscere tua sorella/tuo fratello”.

Ecco, punto dolente per chi ha fratelli e sorelle fighi da far paura. Qui c’è poco da fare, almeno che voi non vogliate andare in palestra, curarvi e bla bla bla. Io, per esempio, non ho sorelle fighe (per i miei amici è un grave problema), ma posso dire che la bellezza svanisce, l’intelligenza rimane. VEDETE VOI COSA PREFERITE.

Se poi vostra sorella/fratello è anche intelligente… Signori, io non faccio miracoli, rivolgetevi a chi sta più in alto di me.

Punto cruciale e prestate attenzione. Il furbo o la furba è solito farsi scaricare!! Ora avete due opzioni: RESISTERE (ma a che pro a questo punto?) o SCARICARLI ALLA SVELTA. La vita è una ed è troppo breve per perdere tempo con chi non vi merita, con chi vi maltratta e umilia. Tutti noi, in un modo o nell’altro, siamo unici ed è la cosa che ci distingue, che ci rende incredibilmente fantastici. C’è sicuramente uno o una che vi apprezzeranno esattamente per quello che siete, senza cambiare o mortificare il vostro io. Uscite, divertitevi e, quando meno ve l’aspettate, qualcosa succederà.

N. B. La precedente dichiarazione vale per tutti i 6 miliardi di persone, meno uno, cioè io. Sono insopportabile, pazza, sgorbutica e isterica. Prego per il povero tizio, o quello che è, di non incontrarmi mai. Per la sua salute mentale, ovviamente. Non per la mia.

Nessuno ascolterà la seguente canzone dopo lo sproloquio, ma mi sembra doveroso inserire il brano “No Angels” del gruppo musicale Bastille che hanno ripreso le bellissime canzoni dei The XX (Angels) e delle TLC (No scrubs).

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